Come inanellare i canarini
Come inanellare i canarini
Giunti al quinto/settimo giorno di vita dei pulli, si procede alla pratica dell’inanellamento.
Cioè si inserisce in una zampetta del canarino un anellino, solitamente di alluminio per i canarini e di acciaio per i pappagalli, e fornito dalle varie Associazioni Ornitologiche, con su inciso il numero progressivo, il codice identificativo dell’allevatore, l’anno di nascita e la sigla della Federazione.
Come si procede: si prende in mano il canarino da anellare, si capovolge in modo che le zampette stiano nella parte superiore e tenendo leggermente strette ed unite le tre dita anteriori della zampetta, si infila l’anellino, lo si fa scorrere delicatamente, affinché anche il dito posteriore posto all’indietro rispetto alle altre tre, sia completamente superato dall’anellino. (Non temete dopo il passaggio dell’anellino il dito posteriore torna al suo stato naturale).
Se, per caso, la zampetta è già troppo grossa, ungere con pochissimo olio (o altro lubrificante), e vedrete che l’anellino scorrerà con più facilità.
A questo punto l’inanellamento è completato e il canarino beneficiario avrà per tutta la sua vita la propria carta d’identità dalla quale si può risalire alla sua età e al suo allevatore.
E’ opportuno controllare, nei giorni successivi, che il piccolo abbia ancora l’anellino nella propria zampetta.
Non di rado la canarina, osservato un oggetto estraneo nel proprio nido, afferra col becco l’anellino nel tentativo di gettarlo via dal nido, trascinandosi anche il povero piccolo che va così a finire sul fondo della gabbia.
Se dovesse accadere è opportuno prendere in mano il piccolo caduto, scaldarlo col l’alito e rimetterlo nel nido.
Un piccolo suggerimento: prima di anellare, coprire l'anellino con carta adesiva marroncina (quella per pacchi) ritagliando una striscetta e avvolgendo con essa l'anellino (Sarà poi tolta non appena il piccolo novello uscirà dal nido).
Vedrete che difficilmente troverete un piccolo gettato fuori dal nido a causa dello anellino